Diagnosi Energetiche

Che cos'è la Diagnosi Energetica o Audit Energetico

La Diagnosi Energetica o audit energetico è un insieme sistematico di rilievo, raccolta ed analisi dei parametri relativi ai consumi specifici e alle condizioni di esercizio dell’edificio e dai suoi impianti definibile come una "valutazione tecnico-economica dei flussi di energia".
Lo scopo della diagnosi energetica è quello di analizzare e "fotografare" lo stato di efficientamento energetico e dei consumi di un’impresa, un’attività commerciale o un Comune, definendo in tal modo la cosiddetta "baseline". Con esso vengono gettate le basi per predisporre il corretto schema operativo e finanziario che verrà poi seguito nell’attuare le eventuali strategie di efficientamento individuate.
L’audit energetico costituisce anche una parte fondamentale del ciclo PDCA richiesto dalla Norma UNI EN ISO 50001
per l’implementazione di un SGE; serve inoltre per stabilire le corrette baseline e gli obiettivi da raggiungere per tali
sistemi.
Gli audit energetici, così come le diagnosi energetiche (di cui trattiamo nelle pagine dedicate), sono regolamentati dalle
seguenti Norme:
UNI CEI/TR 11428:2011, "Gestione dell'energia - Diagnosi energetiche - Requisiti generali del servizio di diagnosi
energetica"
UNI CEI EN 16247-1:2012. "Diagnosi energetiche - Parte 1: Requisiti generali"
UNI CEI EN 16247-2:2014, "Diagnosi energetiche - Parte 2: Edifici"
UNI CEI EN 16247-3:2014, "Diagnosi energetiche - Parte 3: Processi"
UNI CEI EN 16247-4:2014, "Diagnosi energetiche - Parte 4: Trasporto"
UNI CEI EN 16247-5:2015, "Diagnosi energetiche - Parte 5: competenze dell’auditor energetico"
 
Secondo la classificazione ASHRAE esistono tre differenti livelli di audit energetico:

Walkthrough energy audit: diagnosi basilare, comporta l’analisi storica delle fatture energetiche, la raccolta dei dati
tecnici dei dispositivi e dei macchinari presenti e lo studio non strumentale dei processi utilizzati. Il report finale contiene
una sintesi dei dati analizzati, i suggerimenti delle strategie di efficientamento per ciascun settore energetico, una stima
di massima dei risparmi conseguibili ed un’indicazione qualitativa dei costi da sostenere. Viene in genere elaborato in 30
giorni ed è il meno costoso.
Standard energy audit: la diagnosi è condotta come per la precedente tipologia, ma per alcuni processi o
apparecchiature viene utilizzata un’apposita strumentazione che individua il consumo energetico specifico. Il report finale
è simile a quello del punto precedente, ma i risparmi conseguibili ed i costi da sostenere sono quantificati con una
maggiore precisione. Richiede almeno dai 4 ai 6 mesi di lavorazione ed ha un costo medio.
Investment-grade energy audit: è la diagnosi più approfondita, costosa ed "impegnativa". Comporta lunghi tempi di
lavorazione (almeno 12 mesi), ma garantisce un’accuratezza dei risultati molto elevata. Richiede un esteso e massiccio
utilizzo di strumentazioni di monitoraggio dei consumi e di altre grandezze di processo. Le analisi finanziarie finali sono
molto dettagliate e le relative indicazioni vengono utilizzate per coordinare gli investimenti energetici con quelli di altro
tipo già previsti dal management aziendale.

Come deve essere eseguita la diagnosi energetica

Le caratteristiche che devono avere gli audit sono stabilite nell’Allegato 2 del D.Lgs 102/2014:

  • sono basati su dati operativi relativi al consumo di energia aggiornati, misurati e tracciabili e (per l’energia elettrica) sui profili di carico;
  • comprendono un esame dettagliato del profilo di consumo energetico di edifici o di gruppi di edifici, di attività o impianti industriali, ivi compreso il trasporto;
  • ove possibile, si basano sull’analisi del costo del ciclo di vita, invece che su semplici periodi di ammortamento, in modo da tener conto dei risparmi a lungo termine, dei valori residuali degli investimenti a lungo termine e dei tassi di sconto;
  • sono proporzionati e sufficientemente rappresentativi per consentire di tracciare un quadro fedele della prestazione energetica globale e di individuare in modo affidabile le opportunità di miglioramento più significative.

Se la vostra impresa ha già una diagnosi energetica, ma non rispetta questi criteri minimi, è necessario fare una nuova diagnosi energetica entro il 5 dicembre 2015.

Chi può eseguire una diagnosi energetica

Fino a ieri le diagnosi energetiche potevano essere eseguite da una serie di organizzazioni e figure professionali anche non certificate. Nell’ottica di andare verso standardi di qualità e di efficienza più alti, il decreto individua figure ben precise che saranno le sole abilitate a eseguire diagnosi energetiche:

  • ESCO (Energy Service Company) certificate secondo la norma UNI CEI 11352
  • EGE (Esperti in Gestione dell’Energia) certificati secondo la norma UNI CEI 11339
  • Auditor Energetici